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La meliga del Re viene riscoperta dalla Tenuta la Pergola per preparare pietanze gustose dal sapore

  • 1 feb 2019
  • Tempo di lettura: 2 min

La storia del mais parte dalle Americhe, e grazie a Cristoforo Colombo arrivò in Europa.

Dapprima il mais venne utilizzato come pianta ornamentale dagli spagnoli, intorno al 1554 si hanno le prime coltivazioni nella Repubblica di Venezia. Da questo momento in Friuli si inizia a preparare la polenta con la farina gialla.

Il mais ebbe un grande successo in Italia perché venne utilizzato come sostituto del frumento per le famiglie più povere, e si iniziò a panificare con la farina gialla aggiunta al frumento.

Ma perché meliga del Re??

Si dice che il Re Vittorio Emanuele II fosse un grande amante della polenta, soprattutto se accompagnata alla carne di selvaggina, ne era talmente appassionato quanto pare fu il primo a far coltivare questa varietà, per le sue ottime caratteristiche, nella sua tenuta.

Negli anni ‘50 del secolo scorso, il mais ottofile venne sostituito completamente con il mais americano, molto più produttivo.

Alcuni agricoltori hanno deciso di riscoprire questa varietà autoctona del territorio delle Colline Alfieri in provincia di Asti, caratterizzata da un chicco di colore rosso intenso e dall’aspetto vitreo, che si dispone in otto file sul tutolo.

La macinazione di questo mais si produce una farina gialla integrale che conferisce un gusto rustico e croccante agli alimenti che ne derivano.

Oggi vi propongo una ricetta per utilizzare questa farina ed esprimerla al massimo.

POLENTA CONCIA

Chi è super goloso di formaggi? beh, questa ricetta fa al caso tuo. In pieno inverno è perfetta per scaldare cuore e animo.

Avrete bisogno di

  • 350 grammi farina di mais ottofile Prodotto da Tenuta la Pergola

  • 80 grammi burro

  • 170 grammi fontina della valle d'aosta

  • 170 grammi toma semistagionata

  • 1 cucchiaio sale grosso

  • 1,5 litro acqua

  • q.b. latte

  • q.b. sale grosso

Procedimento

Cisterna d'Asti Tenuta la Pergola di Bodda Alessandra

1) Priva la Fontina della valle d'Aosta il Toma semistagionato della crosta con un coltello affilato e riduci i formaggi a cubetti.

2) Riempi di acqua una pentola a fondo spesso o un paiolo in rame e scaldala fino al primo bollore, aggiungi a piacere un cucchiaio di sale grosso e versa la farina di mais ottofile a pioggia, un po’ alla volta, e al contempo mescola con una frusta a mano, in questo modo si evita la formazione di grumi. Dopo aver versato tutta la farina, continua a mescolare e cuoci la polenta per 45-50 minuti su fiamma moderata, fino a quando noti che alle pareti della pentola o del paiolo si sarà formata una sottile crosta. Se durante la cottura, la polenta è troppo densa, aggiungi il latte caldo, quanto basta a renderla della consistenza desiderata.

3) Terminata la cottura, unisci alla polenta il burro e i formaggi a cubetti e amalgama con cura, finché gli ingredienti si saranno completamente fusi. Togli la polenta concia alla valdostana dal fuoco, distribuiscila in singole ciotole calde di terracotta. Servila subito.

(ricetta di www.salepepe.it)

Consiglio di abbinarla a un bel bicchiere di Cisterna d’Asti Tenuta la Pergola, che in bocca risulta secco, caldo, morbido, fresco, abbastanza tannico, sapido, di struttura elegante e di corpo.

Un rosso rubino intenso con riflessi granata, al naso risulta floreale, intensamente fruttato, vinoso con note di ciliegia, prugna, e sentori di mandorla.

scoprilo su www.tenutalapergola.it

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