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Grignolino e Bagna caoda

  • Martina
  • 4 nov 2019
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 8 gen 2021

Mi è capitato spesso di proporre la bagna caoda come piatto di antipasto durante una giornata di degustazioni, gli stranieri e i forestieri non capivano perchè in Piemonte ci fosse un piatto tipico a base di acciughe e aglio . <<In effetti qui c'è un sacco di mare>> mi sono sentita dire.

E quindi? come nasce questo piatto?

Mi affido a Lorenzo Vinci di Italia Gourmet Club per raccontarvi questa storia:

"Sebbene sia solitamente considerato un piatto genericamente piemontese, la Bagna Càuda è, più specificatamente originario del territorio di Asti, delle Langhe, del Monferrato, del Roero, delle Province di Cuneo, Alessandria e del territorio che si estende a sud della città di Torino. Molte località della regione si contendono la paternità di questo vero e proprio simbolo della sua gastronomia. In realtà, però, sembra che le origini della Bagna Càuda vadano cercate in Francia, sulle coste della Provenza, con il nome di “Anchoiade”.Fu nel Medioevo che i mercanti di Asti, durante i viaggi che compivano per rifornirsi di sale e acciughe, incontrarono questo straordinario prodotto e lo portarono in patria, e lungo le rotte dei loro commerci che toccavano tutto il territorio di quello che ora è il Piemonte meridionale e nord-occidentale. Il passaggio in terra italica comportò naturalmente un adattamento della ricetta provenzale che fu modificata ad esempio con l’uso degli ortaggi."

Bene, ora siamo pronti a prepararla..ricordate che è un piatto conviviale, quindi le dosì sono abbondanti, per 12 persone:

-12 teste d'aglio

-6 bicchieri di olio d'oliva extravergine

-6 etti di acciughe

Pulire l'aglio, privarlo di buccia, pellicine e dell'anima. Gli spicchi puliti dovranno essere messi in un pentolino con del latte che poi verrà portato a bollore e cotto per circa 15 minuti. Dopo questa operazione, quando saranno tiepidi e morbidi, tagliare gli spicchi a fettine sottili.

Dissalare le acciughe e pulirle da lische e interiora, lavate con un po' di vino rosso e asciugate.

Prendere un tegame (meglio se di coccio che dovrà essere stato lasciato a bagno nell'acqua fredda per almeno 2 ore) e mettere tutto l'aglio con un bicchiere di olio, inizia a cuocere a fuoco basso basso, mescolando per non far prendere troppo calore. A questo punto unite le acciughe preparate precedentemente.

Mescolate con delicatezza, unite il resto dell'olio e fate cuocere a fuoco basso per mezz'ora senza far mai friggere l'intingolo.

La bagna caoda si serve in terrine particolari a due livelli con sotto lo spazio per contenere il lumino e sopra la "ciotola" che contiene la bagna caoda, in questo modo rimarrà calda per tutto il pasto, e si "inzuppano" tutte le verdure di stagione, bollite o crude: patate, cavolfiore, carote, peperoni, cardo ecc...

Cosa abbinare a questo intingolo?

Come abbiamo visto dalla storia, questo è un piatto tipico del monferrato e Astigiano, quindi noi ci abbiniamo il Grignolino Tenuta la Pergola

un vino tutto da scoprire!

Prima di cimentarvi in cucina volete provarla? Assaggiatela durante i Bagna caoda day

tantissimi locali in cui gustarla e tante iniziative del territorio astigiano!

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